Il Decreto Legislativo n. 124 del 22/06/2012 che recepisce la Direttiva Europea 2009/127/CE (emendamento della Direttiva 2006/42/CE, meglio conosciuta come Direttiva macchine) con specifico riferimento alle macchine irroratrici, stabilisce requisiti essenziali di protezione ambientale applicabili alla progettazione e costruzione delle macchine irroratrici.
Le macchine irroratrici devono essere pertanto progettate e costruite considerando i risultati della valutazione dei rischi, in modo da poter essere utilizzate, regolate e sottoposte a manutenzione senza causare un’esposizione non intenzionale dell’ambiente ai prodotti fitosanitari.
Devono essere possibili con facilità e accuratezza il comando e l’arresto immediato dell’applicazione dei fitofarmaci dalle postazioni operative.
Le macchine devono essere progettate e costruite in modo da facilitare il riempimento preciso con la quantità necessaria di prodotto fitosanitario e assicurare lo svuotamento agevole e completo prevenendo ogni dispersione accidentale ed evitando ogni contaminazione di fonti idriche.
Le macchine devono essere munite di dispositivi che permettano di regolare in modo facile, preciso e affidabile il volume di distribuzione.
Le macchine devono essere progettate e costruite in modo da assicurare che il prodotto fitosanitario sia depositato nelle zone bersaglio, da ridurre al minimo le perdite nelle altre zone e da evitarne la dispersione nell’ambiente (deriva, ruscellamento).
Le macchine devono essere progettate e costruite in modo tale da prevenire la dispersione del fitofarmaco in fase di disattivazione della distribuzione.
Le macchine devono essere progettate e costruite in modo da consentire sia un loro lavaggio interno ed esterno agevole e completo, sia la sostituzione delle parti usurate senza contaminazione dell’ambiente.
Deve essere possibile collegare con facilità alle macchine gli strumenti necessari per la loro verifica funzionale periodica.
Ugelli, filtri a cestello e altri filtri devono essere contrassegnati in modo che il loro tipo e la loro dimensione possano essere identificati chiaramente.
Deve contenere una serie di informazioni specifiche mirate a evitare la contaminazione dell’ambiente da prodotti fitosanitari.
La certificazione ENAMA, effettuata su richiesta del costruttore, consiste in una serie di verifiche funzionali e di sicurezza sulle macchine effettuata da un ente terzo (ENAMA) accreditato Accredia per gli aspetti relativi alla sicurezza e ha come riferimento le più recenti disposizioni normative nazionali e internazionali (UNI, EN, ISO, ecc.). Nel caso delle macchine irroratrici, tali verifiche vengono effettuate presso il Laboratorio Crop Protection Technology dell’Università di Torino, con il coordinamento dell’ENAMA stesso.
I risultati di dette verifiche vengono pubblicati e in appositi rapporti di prova contenenti tutte le informazioni sulle macchine agricole provate e costituiscono una vera e propria carta d’identità che accompagna le stesse durante tutta la loro vita.
La certificazione ENAMA è riconosciuta a livello internazionale nella maggior parte dei paesi Europei (accordo ENTAM). La legislazione vigente prevede per il titolare dell’azienda agricola l’obbligo di assumere la responsabilità sulla corretta dotazione e uso delle macchine agricole. In tale contesto, i vantaggi per l’agricoltore della certificazione ENAMA sono:
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